FOTODINAMISMO INTIMO
Febbraio 2021. Opera in 33 fotografie.
Realizzare il proprio autoritratto è sicuramente un atto che richiede un tempo meditativo, di riflessione su se stessi. Nel configurare mentalmente il mio essere ho immaginato me stessa in continua evoluzione, in un movimento infinito di mente, corpo e anima che prende forma attraverso forti contrasti di luci e ombre. Per realizzare questo progetto ho utilizzato la tecnica del fotodinamismo, non intesa come la somma di due o più attimi di realtà ma piuttosto come una visione di tensioni in movimento. Nel fotodinamismo troviamo il concetto di metafotografia, il desiderio di andare “oltre”, “al di la” della fotografia stessa, una sperimentazione in grado di esplorare in profondità nuove dimensioni, prima fra tutte il tempo. Nel fotodinamismo troviamo la forza delle intenzioni, la poesia delle emozioni nel tempo. Ciò che questa tipologia di fotografia mostra è l’incontro di un tempo fatto pensiero (costruito, ragionato, riflettuto) e un tempo vissuto (spontaneo, incontrollato, istintivo). Un autoritratto verso un'intimità svelata.








Il progetto è diviso concettualmente in tre parti.
La prima parte racconta del me esteriore ed è caratterizzata dalla costruzione di una scenografia, lo sfondo bianco e la luce intensa. Quindici fotografie, suddivise idealmente in cinque percorsi narrati ognuno attraverso una sequenza di tre fotografie che segna idealmente dei passaggi temporali, declinati su interrogativi, passioni, scelte ed evoluzioni personali. Il fotodinamismo scelto è di tipo irreale e controllato. Realizzato con tempi di posa lunghi, mostra tutta la rigidità di una dicotomia di posa più o meno netta, seppur ammorbidita concettualmente nel tempo dalla sequenza.
Ad accompagnare verso la seconda parte troviamo una sequenza di tre fotografie che metaforicamente apre un passaggio verso il me più intimo.
Nella seconda parte si entra in un livello di intimità maggiore, in cui l’istinto e la spontaneità caratterizzano gli attimi colti attraverso l’occhio fotografico. Vediamo infatti scomparire ogni tipo di scenografia, di costruzione, di posa fotografica per dare spazio ad un nero profondo (tipico di questa tecnica) in grado di aprire la strada all’immaginazione. Quindici fotografie in cui anche il concetto di triplice sequenza viene abbandonato. Il fotodinamismo è dato con tempi di posa dimezzati ed è fluido e dinamico, volto a sprigionare e esaltare emozioni in transizione, attimi vissuti al momento stesso dello scatto fotografico in grado di svelare aspetti profondamente intimi.